1.20.2013

Spring/Summer 2013 TRENDS #3


COLOUR TREND: WHITE
From left to right: Akris, Miu Miu, Diane von Fürstenberg, Givenchy, Marni, Chado Ralph Rucci, Chanel, Chloé (x2), Richmond.

Ogni stile, ogni forma, ogni scollatura, ogni lunghezza. Abito, pantaloni, giacca o gonna. Non importa, purché sia total white. Potete aggiungere qualche tocco di colore, ma deve rimanere celato o mostrarsi solo occasionalmente.

SEE-THROUGH
Saint Laurent Paris, Akris, Jean Paul Gaultier, Moschino, Akris, Chado Ralph Rucci e Nina Ricci, Jeremy Scott, Saint Laurent Paris.

Il nero è il colore dell’eleganza per eccellenza, onnipresente in tutte le collezioni di ogni stagione. Ma, per aggiungere una nota sexy che rimandi alla freschezza dell’estate, arrivano i giochi di trasparenze: top in pizzo o con dettagli ricamati per un raffinato effetto vedo-non vedo, gonne che lasciano intravedere le gambe nude, lunghi abiti scivolati che accentuano e mostrano la figura.

PRINTED MEMORIES
Viktor&Rolf, Jeremy Scott, Les Copains, Proenza Schouler, Dolce&Gabbana (x2), Mary Katrantzou e Viktor&Rolf, Mary Katrantzou.

Il volto di una diva d’altri tempi, le cartoline dell’ultimo meraviglioso viaggio, il quadro del pittore preferito, il disegno astratto di fiori e animali, il brulicare della folla. Ecco alcuni dei principali soggetti che campeggiano sugli abiti e sui top di questa Primavera/Estate 2013: ricordi stampati su stoffa e avvolti intorno al corpo, per non separarsene mai.

SAFARI
Oscar de la Renta, Altuzarra, Loewe, Kenzo, Brandon Sun, Versace (x2).

La sahariana si reinventa: tessuti e colori innovativi, da abbinare a sandali “rampicanti”, shorts o gonne dalle forme tutt’altro che classiche. Il must è indossarla a pelle. Niente più giungla né deserto, è il momento di conquistare la città.

PATTERN TREND: OPTICAL
Balmain, Marc Jacobs, Marni, Moschino, Moschino, Louis Vuitton, Michael Kors, Balmain, Mary Katrantzou, Peter Pilotto.

Non solo righe. Il black&white ha deciso di rifarsi alla Op Art, un movimento nato negli anni ’60: le illusioni ottiche delle fantasie, giocate attraverso accostamenti di figure astratte e a volte anche di colori, inducono un forte stato di instabilità percettiva ma non stravolgono la forma femminile. Anzi, l’aiutano a mascherare difetti e a distogliere l’attenzione da eventuali punti critici.




3 commenti:

  1. sì, ma Dio che orrore tutte quelle modelle anoressiche. ribellati, boicotta le pubblicità che ne fanno uso!

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  2. Ciao, ti ho lasciato un commento in un post piuttosto datato... nel caso non ti arrivasse la notifica, è qui: http://virna-ogniricciouncapriccio.blogspot.it/2012/03/mademoiselle-riviere-jean-auguste.html

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    1. Ciao, grazie mille, sia per questo che per l'altro commento! :)

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