11.23.2014

Art through Fashion: Frida / L'Arte attraverso la Moda: Frida


Che aspetto avrebbe avuto Frida Kahlo, l'artista messicana vissuta nella prima metà del Novecento, oggi? Come si sarebbe evoluto il suo stile iconico? Quali accessori avrebbe scelto di indossare? Grazie a Diletta (e a Rossano, che ci ha concesso di utilizzare questa fantastica location umbra), ho provato a immaginare una risposta alle domande di cui sopra attraverso quattro diversi outfit liberamente ispirati alla figura e alle opere di Frida Kahlo.



Model: Diletta Vedovelli (http://www.dilettavedovelli.actor/)

Location: Villa Volumnia (http://www.domusvolumnia.it/)



outfit #1 – Lace top: H&M  ||  Skirt: Dolce&Gabbana  ||  Butterfly hair clips: Asos  ||  Shoes: Liu Jo.
outfit #2  Dress: Lunatic  ||  Trousers: Aqua by Aqua  ||  Earrings: Il Pizzo Cotto.
outfit #3 – Butterfly hair clips: Asos  ||  Earrings: "Frida Kahlo" limited edition (via Scuderie del Quirinale)  ||  Necklace: Libreria Grande  ||  Scarf: handmade  ||  Bustier: Asos.
outfit #4 – Earrings: "Frida Kahlo" limited edition (via Scuderie del Quirinale)  ||  Blouse: Germano Zama.

9.05.2014

Every Week is Fashion Week #1

Il periodo delle Fashion Week è ufficialmente iniziato, così come la corsa all'outfit più ricercato della stagione. Ma è davvero necessario attendere le FW (e gli inviti dei designer alle loro sfilate) per poter sfoggiare look con un twist in più? River Island, nota azienda britannica di abbiglianto low cost, ha detto di no, lanciando l'hashtag #EveryWeekIsFashionWeek. Hashtag che è stato stampato a caratteri cubitali anche sulla loro t-shirt limited edition che ho utilizzato per creare il primo di sette outfit all'ultimo grido, uno per ogni giorno della settimana. Voi quale preferite?


Smart chic: T-shirt: River Island || iPhone 5 twin-set cases: Asos || Bag: Zara || Pants: River Island || Coat: River Island || Ear cuff: Love Rocks via Asos || Blazer: Topshop || Shoes: Fornarina.

Un outfit che è quasi una divisa da ufficio: il cappotto in Principe di Galles dona un'eleganza senza tempo, mentre le righe arancio e rosa aggiungono un tocco di modernità; la city bag bianca è il must di stagione e i dettagli dorati rendono l'intero look adatto ad ogni momento della giornata.

8.26.2014

Fall Winter 2014-15 TRENDS #4

Major trend: PEG LEG
Top to bottom, left to right: Byblos, John Galliano, Etro, Barbara Casasola, Creatures of Comfort, Dries van Noten, Creatures of Comfort.

I peg leg trousers (detti anche peg pants) sono pantaloni a vita media o alta, ampi nella zona dei fianchi e con gamba a cono, il cui diametro va diminuendo gradualmente fino ad arrivare alla caviglia, il punto più stretto dell'indumento. La loro origine è antica e tutt'altro che "femminile": quando, infatti, i pantaloni si diffusero al punto da divenire d'uso comune per gli uomini, capi con una silhouette simile agli odierni peg pants fecero il loro ingresso nel guardaroba maschile; le donne, invece, continuarono a vestirsi con capi elaborati e ricchi di stoffa (specialmente nelle zone del seno e del sedere) che donavano loro la cosiddetta forma ad "S". Benché esistessero da molto tempo, i pantaloni peg non costituirono un capo imprescindibile del vestiario di un uomo, almeno non fino al 1908, quando si verificò un significativo cambiamento della Moda per entrambi i sessi. Da allora, infatti, i peg pants divennero estremamente popolari, tanto da indurre un cambiamento per analogia anche nell'abbigliamento femminile: la S-shape venne finalmente abbandonata in favore di abiti che aderissero un po' più naturalmente al corpo delle donne. Purtroppo, però, quella "naturalezza" non era ancora abbastanza. La quantità di stoffa impiegata in un abito era certamente diminuita e la forma fisica di chi lo indossava era più evidente, ma rimanevano grandi forzature, specialmente nei completi femminili e nei vestiti composti da gonne peg. Queste ultime, infatti, prevedevano larghe pieghe e pannelli sapientemente cuciti tra loro in modo da creare un effetto a palloncino nell'area dei fianchi, mentre in basso, nella zona delle caviglie, il diametro della gonna diminuiva drasticamente. Nel 1912, non a caso (e non senza un certo sarcasmo), un sarto commentò uno di questi capi dicendo che, se mai una donna con addosso una peg skirt si fosse trovata in pericolo, per lei non ci sarebbe stata altra maniera di fuggire se non mettendosi a saltellare come un canguro. Successivamente, con l'inizio della Prima Guerra Mondiale, silhouette come quella delle peg skirt finirono nel dimenticatoio quando le donne furono chiamate nelle fabbriche, mentre i peg pants divennero la perfetta tenuta lavorativa.

Da allora in poi, durante tutto il XX sec., i peg trousers riscossero ondate più o meno intense di successo, ma rimasero sempre elementi essenziali del guardaroba sia maschile sia femminile. Anche in passerella, stagione dopo stagione, la loro presenza non si è attestata con grande regolarità, ma di certo i peg pants hanno costituito una vasta fetta di mercato insieme a jeans, chino e pantaloni a sigaretta. E anche se stavolta, per l'Autunno/Inverno 2014-2015, maestri del peg leg come Saint Laurent e Givenchy hanno passato il testimone, straordinari designer come come Dries van Noten e Jade Lai (proprietaria di Creatures of Comfort) lo hanno raccolto con entusiasmo e grande creatività, proponendo modelli peg leg con colori accesi, stampe classiche rivisitate e tessuti pregiati.


Vivì's wishlist: VIONNET

Il lime sta diventando uno dei colori preferiti di Vivì (ricordate il look che aveva indossato nella sua prima avventura a fumetti? Lo trovate QUI), perciò non poteva non includere nella sua wishlist questo completo di Vionnet, che abbina la tonalità vibrante del lime a quella più sobria ed elegante del grigio perla.


Fashion detail: Maxi skirt
Left to right: Agatha Ruiz de la Prada, Stella Jean, Rochas.

Gonne e abiti lunghi fino ai piedi non sono una novità per quanto riguarda la moda estiva, ma stavolta saranno un vero e proprio must have anche per la stagione invernale in arrivo, ma con un twist. Basta con lo chiffon svolazzante e niente più tubini semplici e dritti in misto lana, è il momento di sfoggiare vere e proprio sculture in tessuto, ricche di volume e con silhouette innovative. Agatha Ruiz de la Prada propone una forma ovoidale con lavorazione trapuntata; Chanel Couture predilige invece stampe d'effetto e aggiunta di dettagli pregiati come lunghe piume nere; Stella Jean mescola l'etinico con il casual e gioca abbinando modelli anni '50 a tagli tipici dei tardi anni '90. Rochas, invece, ridefinisce l'eleganza della gonna lunga in broccato aggiungendo guanti in pelle colorata e camicia maschile oversized. Fendi sceglie lunghezze desuete abbellite da cerniere e pannelli in rete; Mary Katrantzou dona nuova vita alla silhouette a sirena, impreziosita da stemmi e sottili strisce decorative di tessuto verticali.



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8.08.2014

Art through Fashion: Cretti / L'Arte attraverso la Moda: Cretti

Left: Balenciaga Fall 2013-14 fashion show || Right: detail of the Cretto bianco - Alberto Burri


Nel corso della storia del brand, Maison Martin Margiela ha più volte proposto giacche in pelle crepata, pantaloni e stivali in tessuti simili alla carta pitturata e poi lasciata essiccare. L’inverno scorso è stato il turno di Balenciaga che, con i suoi top in maglia dipinta, ha sancito l’inizio di un vero e proprio trend sfoggiato dalle fashioniste di tutto il mondo. Zara, Asos e altre aziende di abbigliamento low cost, poi, non si sono lasciate sfuggire quest’occasione e hanno proposto la loro versione di questi capi scrostati.
Il fascino esercitato dalle superfici “crettate” ha di certo natura ancestrale ed evoca sensazioni che spesso sono tutt’altro piacevoli, come ad esempio quelle legate alla visione di paesaggi aridi e brulli, terreni desolati e riarsi dalla calura del sole. Superfici del genere, una volta inserite in elementi di vestiario, denotano un certo passare del tempo e la conseguente usura, ma è anche vero che esse sono un perfetto mezzo artistico per esternare la propria filosofia e visione della vita o per compiere un ritorno all’origine della materia, alle basi del design o della pittura. E forse non è un caso che ben due periodi della produzione di uno dei più grandi artisti umbri del Novecento, Alberto Burri, noto in tutto il mondo per il suo approccio assolutamente informale e per la sua volontà di rifiutare etichette, siano dedicati proprio a queste superfici.



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8.05.2014

Fall Winter 2014-15 TRENDS #3

Major trend: LAYERING
From top to bottom, from left to right: Roberto Cavalli, Kenzo, Sonia Rykiel, Chanel, Etro, Fendi, Vivienne Westwood, Givenchy, Vivienne Westwood, Prabal Gurung.

Quella della sovrapposizione è una vera e propria arte: le lunghezze  dei singoli capi devono integrarsi e interagire, le diverse fantasie devono creare un'armonia tra loro senza sopraffarsi a vicenda, gli accessori vanno ponderati con attenzione, le acconciature minimal sono preferibili. Un'indiscussa maestra del layering è Blair, blogger di Atlantic-Pacific, quindi sfogliare la sua outfit gallery potrebbe essere un ottimo modo per prendere qualche spunto interessante. Ma nel frattempo vi consiglio di tenere in considerazione le diverse consistenze dei tessuti, le sfumature che lo stesso colore può assumere in base al materiale, la brillantezza o l'opacità delle stoffe e i contrasti cromatici più riusciti (come ad esempio il lime e nude proposto da Givenchy, o il rosso e viola echeggiato da Vivienne Westwood). Tutti questi elementi, infatti, costituiscono la base delle "regole" del layering, regole, tuttavia, che non sempre devono essere rispettate. Una sovrapposizione inconsueta e, per l'appunto, in controtendenza rispetto alle solite "norme" è quella proposta da Marni, che opta per uno spesso maglione a maniche lunghe stretto in vita non da una cintura, ma da un grazioso top peplum con scollo a cuore. La stessa direzione (maglia in lana con corpetto sagomato sovrapposto) è seguita anche da Philosophy by Natalie Ratabesi. Rochas, invece, pur proponendo gli stessi capi, torna sul sentiero delle consuetudini mettendo il top con balza svolazzante al di sotto dell'imponente maglione in lana e ciniglia. Kenzo prova a mixare elementi maschili e femminili, coprendo un elegante competo in broccato colorato con un'ampia gonna a ruota. Wunderkind esplora l'universo della maglia proponendo calzini, leggings, miniabiti e cappe ton-sur-ton. Ter et Bantine gioca con i toni del bianco e del panna, mentre Alexander McQueen alterna pellicce e vernice.  


Vivì's Wishlist: TOPSHOP UNIQUE

Questo outfit costituisce, in pratica, un prontuario all'uso circa le regole di sovrapposizione dei vari capi e tessuti: la leggerissima sottoveste in misto seta con bordatura in pizzo va sotto la gonna a tubino in tessuto non elasticizzato, all'interno della quale va infilata la camicia bianca allacciata fino all'ultimo bottone e con colletto decorato. Sopra la camicia vanno poi il maglione che aderisce al corpo, il cappotto di lana con maxi baveri e una cintura in cavallino per fermare il tutto. Il tocco finale è dato dalle scarpe: sabot invernali con tacco alto e calzino abbassato. Vivì come poteva resistere a un look del genere?!


Fashion detail: BIG HAT
Undercover, Vivienne Westwood.

Cappelli assolutamente sproporzionati non sono una novità sulle passerelle (DsQuared2, Oscar de la Renta, Marc Jacobs, Dior by Galliano, Moschino e Balenciaga, ad esempio, ne hanno proposte più volte negli anni versioni molto interessanti), ma, all'inizio della scorsa primavera, è scoppiata una vera e propria moda grazie a Pharrell Williams e ora cappelli giganteschi si trovano nella wishlist di ogni fashionista che si rispetti. Non c'è un stile univoco che si abbini a questo genere di cappelli, bisogna lavorare di contrasti: un maxi fedora maschile per un abbigliamento ultra femminile, un elegante cappello a cilindro per completare un outfit dal sapore etnico, un copricapo scultura da abbinare a un look destrutturato.


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8.01.2014

My Recipes #7: Dark Chocolate and Redcurrant Muffins



Ingredienti:
360g di farina
130g di zucchero semolato
1 bustina di lievito vanigliato
70g di burro fuso intiepidito
1dl di latte
1 uovo
40g di ribes rossi
100g di yogurt ai mirtilli
30g di cacao amaro in polvere
130g di cioccolato fondente (in tavoletta o in gocce)

7.25.2014

7.21.2014

Get the look: Miranda Kerr


Alcuni suggerimenti low cost per copiare l'outfit sfoggiato da Miranda Kerr a New York. La celebre supermodella, fotografata il 17 Luglio mentre lascia il suo appartamento per recarsi al "The Tonight Show Starring Jimmy Fallon", indossa una gonna midi stampata di Sonia Rykiel, décolleté classiche in suede, una Birkin di pelle nera e un semplice cami top con scollo a V.

5.06.2014

MET Gala 2014

Quello del MET Gala è uno dei Red Carpet più ambiti al mondo, una passerella sulla quale fare sfoggio di look estremi o estremamente eleganti. C'è solo un piccolo dettaglio da tenere presente: il dress code a tema. Quello dell'edizione 2014, in onore di Charles James (un designer britannico naturalizzato americano conosciuto al mondo come "America's first Couturier") e dell'inaugurazione dell'Anna Wintour Costume Center, era "White tie and decorations" per gli uomini, "Jewel-tone" per le donne.
Individuare i look più eleganti, d'impatto e - soprattutto - in tema non è stato difficile. Ridurre al minimo la lista di quelli malriusciti invece si è rivelata un'impresa a dir poco ardua.

SMERALDO E TOPAZIO: Lupita Nyong'o


Benché non sia ascrivibile a nessuna categoria preconfezionata e non sia giudicabile in base a parametri consueti, quello di Lupita Nyong'o è, a mio avviso, l'outfit migliore di tutta la manifestazione. Gli abiti di Prada, solitamente, non sono mai una scelta troppo felice quando si tratta di Red Carpet (e nella sezione delle peggiori della serata troverete esempi di ciò che intendo), in particolar modo se non si adattano perfettamente all'attrice o alla modella che li indossa. Nel caso di Lupita, però, era tutto perfetto: i colori e le decorazioni avevano centrato il tema dell'evento; il modello coniugava la tendenza anni '20 alla spumeggiante personalità dell'attrice da premio Oscar, mescolando linee semplici a dettagli couture; gli accessori completavano il look senza appesantire.

Le do il voto massimo in tutto (compresi make-up e capelli) e, proprio per questo, la ritengo fuori classifica. Non c'è competizione con nessuna delle altre. A seguire le migliori cinque.

5.02.2014

Vivì's Adventures #1

Ed ecco a voi la prima avventura di Vivì, alle prese con il bagaglio da portare con sé per uno weekend fuori città insieme all'amica Janet. Non è che un piccolo assaggio, per presentarvi la protagonista del nuovo fumetto targato Ogniricciouncapriccio!

Buona visione! 


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L'outfit indossato da Vivì in questo episodio:

Blusa stampata: Zara || Gonna a ruota: FrontRowShop || Tronchetti open toe: Asos.



Per vedere le avventure di Vivì nel loro formato originale (più grande e più agevole da leggere) aprite in una nuova finestra le immagini qui sotto!

1.  2.



A presto, con nuovi outfit ispirati ai trend di stagione e nuove avventure!

4.29.2014

The mid-season outfit


Spring has sprung, but the weather is likely to remain unseasonably cold, so this is my idea of the perfect mid-season outfit: a long sleeved dress with leather-look full skirt (Zara TRF), shoe booties in a bright spring colour (from Asos; you can read more about them HERE) and a light moto jacket in cotton (from Alice's Pig). Few details to complete the look: floral necklace (Zara) matching to the jacket, Prada 'Baroque' sunglasses, square bag (Fornarina) and nude nail polish.


Thanks to Francesca, my lovely model ♥


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Photos taken in Corso Vannucci, Perugia.

4.24.2014

Insta_Photodiary #3

Immagini della Pasqua 2014 e il gattino realizzato durante lo Workshop della Thun (che trovate QUI).


Il diario fotografico di Aprile, ricostruito attraverso gli scatti pubblicati su Instagram.



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Aperitivo con le amiche, nuovi acquisti, OOTD e gastronomia. Trovate la ricetta della crema al caffè QUI e il post dedicato a Lemmi Donna QUI.

Una foto di Francesca tratta dal post outfit "Strolling" (QUI), fiori sbocciati ad Assisi, una mia foto in attesa dello Workshop Thun (QUI), uno dei ritratti più belli di sempre di Vivienne Westwood, Vivì e il suo look firmato Valentino (QUI), nuovi acquisti, oggetti in vendita da Lemmi Donna (QUI), le scarpe dei desideri e, infine, un'altra foto di Francesca (QUI).


Infine, una foto a parte va riservata alla caricatura che ho realizzato per Serena de "Il Pizzo Cotto" e che lei ha apprezzato a tal punto da appenderla in un posto d'onore nella sua casa tedesca.


4.22.2014

Aldora by Sophia Webster

In breve tempo, Sophia Webster (prima studentessa del Royal College of Art and Cordwainers e, poi, fin dal momento della sua laurea nel 2010, assistente designer del grande Nicholas Kirkwood) si è imposta nel mondo della Moda come nuova mentre creativa, autrice di scarpe da sogno. Le sue stravaganti e coloratissime proposte sono già state indossate da celebrità di tutto il mondo (tra le quali Solange Knowles, Nina Dobrev e Rihanna) e blogger di fama internazionale (tra cui Tuula, Atlantic-Pacific e MellowMayo). Ma si sa, catturare l'attenzione del pubblico con qualcosa di assolutamente sopra le righe (ne sono un esempio questi stivali) è facile, farcela reinventando un modello classico e lineare è molto più difficile. Beh, Sophia Webster ce l'ha fatta e il semplice décolleté open toe è ora un must originalissimo e in straordinarie varianti di colore. Il collage qui sotto è un modo per rendere manifesto il mio pensiero riguardo le Aldora (ma anche riguardo le Electra, le Cleo, le Athena e le Chiara).


4.16.2014

Strolling



ENG – I always liked Baker Boy hats and just few months ago I found the perfect one at the annual fair called “la Fiera dei Morti” (which literally means “the Deads’ Fair”). The Baker Boy hat was brought to susses by Marlon Brando (who wore it in “The Wild One”) and, nowadays, it became one of the most popular hats. Many celebrities and fashion icons wore it: Blake Lively, Kate Moss, Kylie Minogue and Emma Watson, among the others. In these photos I wanted to interpret the Baker Boy in my own way: a strong look but yet very feminine. I asked Francesca, a lovely friend of mine, to be my model and she agreed, posing in front of my lens in the city centre of Perugia.

IT  Ho sempre amato i cappelli da garzone o stile ferroviere (in inglese sono i cosiddetti cappelli “Baker Boy”) e, pochi mesi fa, alla Fiera dei Morti (potete leggere la storia di questa manifestazione QUI e guardare foto dell'edizione 2013 QUI) ho finalmente trovato quello perfetto! Questo tipo di cappello fu portato al successo da Marlon Brando, che lo indossava nel film Il Selvaggio”; oggi il “Baker Boy” si è diffuso a macchia d'olio, divenendo un must have sfoggiato da molte celebrity e fashion icon, tra le quali Blake Lively, Kate Moss, Kylie Minogue ed Emma Watson. In queste foto volevo proporre la mia interpretazione, con un look strong e al tempo stesso femminile, del cappello da ferroviere. Ho chiesto a Francesca, un'amica di vecchia data davvero carina, di farmi da modella e lei ha accettato, posando con grande naturalezza in pieno centro di Perugia.


Francesca was wearing:

Baker boy hat: Stetson || Sunglasses: Asos || Jacket: Alice's Pig || Shirt: NaraCamicie || Skirt: Zara || Shoes: Asos || Bag: Love Moschino.


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4.14.2014

Fall Winter 2014-15 TRENDS #2

Major trend: CAPE

Elie Saab, Dolce&Gabbana, Blumarine, JC de Castelbajac, Topshop Unique, Carolina Herrera, Manish Arora, Alexis Mabille, Etro.

Che le cappe siano tornate di moda non è più una novità (potete infatti controllare i trend delle collezioni Fall 2012/13: QUI, e Fall 2013/14: QUI). Ma la particolarità di quelle proposte per l'Autunno/Inverno 2014 sta nel fatto che sono pensate e abbinate per rendere chi le indossa una vera drama queen. Oscar de la Renta ne propone una versione in blu di Prussia con fiocco scenografico sul collo; Issey Miyake combina fantasie e linee geometriche; Roberto Cavalli, Dolce&Gabbana e Topshop aggiungono dettagli in pelliccia; Blumarine sceglie di far toccare terra alla sua cappa con ricami dorati, Elie Saab invece raggiunge in altro modo l'effetto drammatico proponendo una cappa con strascico e look tono su tono. Vivienne Westwood e Alexis Mabille rivisitano il tartan: l'una in chiave futurista, l'altro western.


Vivì's Wishlist: MOSCHINO



Dopo le preview postate su Instagram e Facebook, posso finalmente svelarvi il nuovo outfit di Vivì, che da sempre ha una passione smodata per le cappe e che, quindi, non poteva certo resistere al fascino di quella con cappuccio di Valentino. Senza contare, poi, il mini abito coordinato, con lo stesso motivo decorativo: farfalle 





Fashion detail: FUNNY BAG

Chanel, Moschino by Jeremy Scott.

Se credevate di averle viste tutte con le borse di Braccialini, beh... Vi siete sbagliate! Ed è proprio da due delle più controverse sfilate per la prossima stagione che arriva anche il trend della borsa cartoon ispirata al cibo: latte di COCO per Chanel by Karl Lagerfeld (che gioca sull'ambiguità tra il nome Coco e la parola francese per dire "cocco"), Happy Meal per Moschino by Jeremy Scott (una borsa che Vivì ha già indossato in un total look: QUI).



Fashion detail: ART PRINTS

Ruffian, Just Cavalli.


Dipinti estremamente elaborati ma poco noti al grande pubblico, statue della classicità greca e romana, capolavori del Rinascimento italiano, tele fiamminghe, vetrate in stile Liberty e opere d'arte moderna costituiscono le nuove stampe must have. Fantastiche alternative low cost già sono in vendita negli e-store, ad esempio AsosChoies e Oasap.


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4.13.2014

Thun workshop - Decora con noi!


Ieri pomeriggio ho bissato l’esperienza dello scorso anno (ricordate i miei esperimenti di Cake Design con la pasta di zucchero? Li trovate QUI), partecipando a uno workshop del Thun Shop di Collestrada. Stavolta il tema era “Decora con noi” e l’obiettivo quello di personalizzare a piacimento un animaletto o uno dei classici angeli Thun. Le età dei partecipanti erano le più svariate: dal bambino con un debole per i gatti neri all’anziana signora con la passione per l’arte; dalla bimba che si puliva il pennello sulle maniche all’artista professionista; dalle ragazze in cerca di un pomeriggio diverso al pasticcere che, in quanto ad accuratezza, si fa spicciare casa da Buddy! Ovviamente alcuni erano più organizzati di altri: i “vetarani” di quest’iniziativa si erano portati colori e pennelli da casa, io invece mi sono presentata in pieno stile “dilettante allo sbaraglio” e – come vedrete nelle foto – sono finita a usare persino il pennellino a spugna che si trova in fondo alla matita nera per gli occhi! 



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4.11.2014

Tropical is the new camo

Eleonora having a Marilyn Monroe moment. T-shirt: Line || Skirt: Souvenir Clubbing || Brooch: Tatty Devine || Sunglasse: handmade.



Three girls, three styles and one t-shirt. Discover Line with Ogniricciouncapriccio.



IT  Line, un nuovo brand di streetwear. Da chi è nata l'idea?
L'idea nasce da me, Riccardo Q., 26enne perugino con la passione per lo streetwear in tutte le sue sfaccettature. Line però non è solo streetwear, è qualcosa in grado di abbracciare più categorie di stili, le nostre creazioni si abbinano benissimo sia con i tacchi sia sotto un blazer. Un contributo è stato dato anche dalla mia ragazza e dalle nostre discussioni Perugia-Roma su Skype alle 3am su pattern e slogan. L’amicizia di lunga data con i ragazzi di Taboo ci ha dato sia i mezzi materiali che il coraggio necessario ad intraprendere quest’avventura.

ENG  Line, a new streetwear brand. Where does the idea come from?
The idea comes from me, Riccardo Q., a young Perugian in his middle twenties with a huge passion for streetwear in every aspect. Line, though, is not just streetwear, is something that can embrace different style categories; high heels and a blazer both match out creations. A great contribution to Line also came from my girlfriend and from our 3am Skype calls about patterns and slogans. Moreover, our long-time friendship with Taboo gave us the means and the courage necessary to start this adventure.



IT – Cosa significa per voi “Line”?
Il concetto di Line parte da quello di una linea.
Prima di intraprendere questo progetto ho chiesto a diverse persone di disegnare una linea su un foglio, il risultato è stato che solo una minima parte disegna una linea curva mentre gli altri tracciano una linea retta. La scritta Line, se la si scrive senza staccare la penna dal foglio è a sua volta una linea, come tante altre! Quello che vogliamo trasmettere è il pensare fuori dagli schemi, “think outside the box” come dicono gli americani, ovvero reinterpretare concetti semplici in maniera assolutamente personale, magari altrettanto semplice ma comunque nostra.

ENG – What does “Line” mean to you?
Our brand concept got birth from a line, the geometric figure.
Before starting this project, we asked various people to draw a line on a piece of paper. Many of them drew a straight line, only few people a curved one. “Line” sign is written without detaching the pen from the paper, so this means that “Line” is a line itself, a line just like many others. Our message is “think outside the box” and our aim is to reinterpret simple ideas in a very personal way, even a simple one but always our own way.


4.07.2014

My Recipes #6: Coconut Cupcakes



Ingredienti:
200g di burro sciolto
200g di zucchero di canna fine
200g di farina
1 bustina di lievito per dolci
4 uova intere
2-3 cucchiai di latte
100g di farina di cocco o polpa di cocco grattugiata
[extra: gocce di cioccolato fondente per decorare la superficie]

4.03.2014

SHOPPING IN UMBRIA #3: Lemmi Donna


Dopo il successo dell’anno scorso, con l’evento alla Rocca Paolina in occasione della Pasqua, sapere che le creazioni di Serena sarebbero sbarcate a Perugia in pianta stabile mi ha resa incredibilmente felice. Scoprire poi che a mettere in vendita gli orecchini de “Il Pizzo Cotto” sarebbe stato uno dei negozi Lemmi ha davvero aggiunto qualcosa in più alla notizia.

Quest’azienda, fondata nel 1948 dal maestro della sartoria Augusto Lemmi, vanta infatti una lunga storia contraddistinta dal sempre ineccepibile gusto e dalla più profonda attenzione per i dettagli. Ma non lasciatevi spaventare: Lemmi Donna non è la solita boutique ingessata e anacronistica, tutt’altro!
Il negozio, ricco come un bazar a tinte pastello e arredato con lo stile di una raffinata capitale europea, si regge, sì, sulla personalità elegante di Antonella, figlia di Augusto, e sulla grande cordialità dello staff; ma il suo vero punto di forza è l’idea da cui è nato: dimenticatevi i cataloghi da sfogliare annoiate, dimenticate gli stand pieni di abiti in serie che vedrete addosso a tutte, dimenticate anche il concetto di negozio monotematico. Quella che Lemmi Donna offre è un’esperienza di shopping a tutto tondo: abbigliamento, borse e clutch, idee regalo, oggettistica, complementi d’arredo, accessori da tavola, gioielli, opere d’arte e d’artigianato. La filosofia della boutique è di proporre articoli non convenzionali, pezzi unici frutto di un’accurata ricerca in giro per l’Italia. Era naturale, quindi, che la scelta cadesse anche sulle creazioni di Serena, originaria di Montepulciano, e del suo Pizzo Cotto.

Colori vibranti, profumi delicati, elementi vintage e altri estremamente contemporanei si fondono insieme per creare un luogo dove non vedrete l’ora di fare ritorno e acquisti. Vi lascio ora alle foto che ho scattato e che ritraggono alcuni dei dettagli che più mi hanno colpita. Altre arriveranno poi su Instagram e sulla pagina Facebook.
Buona visione!


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