11.16.2012

MAISON MARTIN MARGIELA AT H&M: Il lancio della collezione e le prime impressioni a caldo


Alla fine mi sono decisa a farlo.

La foto (pessima e di pessima qualità) scattata col cellulare appena dopo essere uscita dall'H&M e pubblicata in tempo reale sulla mia pagina facebook.

So che la mia opinione su come l’evento venga organizzato e gestito, sulla gente che vi prenda parte ogni volta, sul fatto del “rodeo” umano e via dicendo non è mai stata positiva.
Ma per Maison Martin Margiela si poteva anche fare un piccolo strappo alla regola.

A dire il vero volevo farlo piuttosto grande, questo strappo: partire prestissimo col treno e mettermi in fila prima che il negozio di Firenze aprisse così da riuscire a prendere il fantomatico braccialetto che permette di accedere per primi a tutta la collezione e farne razzia (l’unica razzia che mi interessasse fare, comunque, era quella del completo nero con giacca avvitata e pantalone a portafoglio con gamba larga). Ma il treno ha fatto ritardo: niente coda, e quindi niente braccialetto.
Non avendo mai partecipato ad eventi del genere, quando sono arrivata davanti al negozio e non ho trovato la ressa per entrare, mi sono stupita: che Firenze schifi MMM? Poco mi importava: volevo il completo! Sono entrata di corsa (ignorando completamente sia la piccola asiatica col grembiule bianco, sia il buttafuori che le stava vicino) e mi sono fiondata al piano di sotto.
Ho riconosciuto la foto del completo da chilometri di distanza.





11.10.2012

Candy Snowy Pastels


Pastel colours were the greatest trend of the last SS runway collections, but the trend goes on through all Winter with the styles of Chloé, Louis Vuitton, Burberry Prorsum, Kenzo, Prada, Dior and many others (styled by Damian Foxe). The great photographer Andrew Yee captures a modern, short-haired, colorful Snow Queen and creates dreamy images starring Ehren Dorsey for How to Spend it Magazine.

11.05.2012

VALORIZZARSI: La scelta dei pantaloni

Il primo post della mia rubrica VALORIZZARSI era dedicato agli abiti lunghi e, forse, la logica avrebbe imposto di trattare, prima dei pantaloni, gli abiti al ginocchio e quelli mini. Ho scelto invece di interessarmi proprio ai pantaloni in parte per via delle richieste di alcune mie lettrici, in parte perché sono un capo quotidiano, che si indossa molto più spesso di un vestito.

Il pantalone con stampa tapestry che avevo pubblicato sulla mia pagina facebook come "anteprima" a questo post - Asos - 40£

11.02.2012

La Fiera dei Morti 2012


La “Fiera dei Morti” di Perugia è una manifestazione popolare nata in epoca medioevale e di cui si conservano testimonianze scritte fin dal 1260, quando ancora il suo nome era “Fiera di Ognissanti”. Solo a partire dal Seicento venne chiamata “dei defunti” e, nell’Ottocento, acquisì la denominazione attuale.
Inizialmente prevedeva giochi di antica tradizione come la caccia al toro, la corsa del’anello, attività circensi, la corsa del palio o la quintana. Ma col passare del tempo la natura ludica andò quasi completamente esaurendosi (tanto che oggi se ne conserva traccia solo nei “Baracconi”, ovvero nel luna park che si installa quasi contemporaneamente alla Fiera e nell’area adiacente), lasciando spazio ad una vena più prettamente commerciale. Man mano che il successo dell’evento aumentava e la domanda commerciale cresceva, l’offerta pensò bene di orientare la scelta dei prodotti verso quelli tipici regionali (non solo umbri, ma anche di zone limitrofe come la Toscana e le Marche), rari e di provenienza non solo locale (tanto che quest’anno sono ben sei le città gemelle: Aix en Provence, Bratislava, Potsdam, Grand Rapids, Seattle e Tubingen).
Ancora oggi la “Fiera dei Morti” attrae buona parte della popolazione umbra (è difficile che un perugino non faccia almeno un salto veloce alla Fiera e non acquisti qualcosa) perché è vista e tenuta in grande considerazione come tradizione di famiglia; inoltre ha sviluppato una notevole rilevanza turistica, entrando a pieno di diritto nel calendario delle grandi manifestazioni della città.
Come è chiaro da questa breve premessa, la “Fiera dei Morti”  è anche per me una tradizione immancabile e proprio stamattina ho deciso di passarci un paio di ore (piccolo consiglio: se volete andarci, che NON vi venga in mente di farlo dalle 11 in poi! Trovare un parcheggio a quell’ora è un’impresa talmente impossibile che neanche Tom Cruise potrebbe farcela. Per di più, non riuscireste nemmeno a camminare tra le varie file e traverse, ma verreste lentamente trascinati da una fiumana di persone).
Rispetto a quella dell’anno scorso (eh, lo ammetto… alla Fiera del 2011 avevo comprato qualcosa giusto per tradizione, appunto) ho trovato proposte molto più interessanti, colorate e accattivanti, perciò fermarsi ai vari banchi era un piacere (per non parlare, poi, di quelli che vendevano profumatissimi prodotti alimentari, tipici e non). Per certi aspetti, la Fiera di quest’anno mi ha ricordato la vivacità dei mercati di fiori austriaci, le vie invernali delle città italiane pervase dal profumo di caldarroste, le atmosfere della periferia ungherese, i profumi di lavanda e mughetto tipici delle case delle nonne, i colori di paesaggi fantastici e onirici un po’ alla Willy Wonka e la Fabbrica di cioccolato, gli ambienti di montagna resi accoglienti dal calore del legno lavorato a mano e molto altro. Insomma, una bella esperienza da vivere con le persone care e che consiglio vivamente a chiunque non ci sia mai stato.
E, per darvi un assaggio di ciò che potreste trovare, ecco alcuni scatti colorati e senza pretesi fatti stamattina.


11.01.2012

Dia de los Muertos







The Day of the Dead (Spanish: Día de los Muertos) is a national Mexican holiday, which focuses on gatherings of family and friends to pray for people they cared about who have died. It is celebrated with festivals, parades and the traditions connected with the Day of the Dead include building private altars honoring the deceased using sugar skulls, marigolds, and the favorite foods and beverages of the departed and visiting graves with these as gifts.
Its origin can be traced to indigenous and to an Aztec festival dedicated to the goddess Mictecacihuatl, and this kind of holiday is celebrated not only throughout Mexico, but also around the world in other cultures. In fact similar observances occur in Brazil, Europe, Asia and Africa.
The celebration for the Day of the Dead, which takes place on 11/01, is in connection with the Catholic holidays of All Saints’ Day and All Souls’ Day (11/02), celebrate by visiting cemeteries and churches. And that’s why the hauntingly beautiful model, Imogen Morris Clarke, is wearing embellished Catholic imagery and jewelry, the rich colours of Mexico and folkloristic accessories for the October issue of Marie Claire US.
Tanned skin, smoky eyes, intense lipsticks and braided “Frida Kahlo” inspired hair complete the look.


"Frida Kahlo" hair by Ward Stegerhoek.
Make-up by Vicky Steckel.
Stylist: Romina Herrara Malatesta.
Photographer: Enrique Badulescu for Marie Claire US.
Spanish documentary about the Mexican tradition, "Day of the Dead".






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