COLOUR TREND: WHITE
From left to right: Akris, Miu Miu, Diane von Fürstenberg, Givenchy, Marni, Chado Ralph Rucci, Chanel, Chloé (x2), Richmond.
Ogni stile, ogni forma, ogni scollatura, ogni lunghezza.
Abito, pantaloni, giacca o gonna. Non importa, purché sia total white. Potete
aggiungere qualche tocco di colore, ma deve rimanere celato o mostrarsi solo
occasionalmente.
SEE-THROUGH
Saint Laurent Paris, Akris, Jean Paul Gaultier, Moschino, Akris, Chado Ralph Rucci e Nina Ricci, Jeremy Scott, Saint Laurent Paris.
Il nero è il colore dell’eleganza per eccellenza,
onnipresente in tutte le collezioni di ogni stagione. Ma, per aggiungere una
nota sexy che rimandi alla freschezza dell’estate, arrivano i giochi di
trasparenze: top in pizzo o con dettagli ricamati per un raffinato effetto
vedo-non vedo, gonne che lasciano intravedere le gambe nude, lunghi abiti
scivolati che accentuano e mostrano la figura.
PRINTED MEMORIES
Viktor&Rolf, Jeremy Scott, Les Copains, Proenza Schouler, Dolce&Gabbana (x2), Mary Katrantzou e Viktor&Rolf, Mary Katrantzou.
Il volto di una diva d’altri tempi, le cartoline dell’ultimo
meraviglioso viaggio, il quadro del pittore preferito, il disegno astratto di
fiori e animali, il brulicare della folla. Ecco alcuni dei principali soggetti
che campeggiano sugli abiti e sui top di questa Primavera/Estate 2013: ricordi
stampati su stoffa e avvolti intorno al corpo, per non separarsene mai.
Oscar de la Renta, Altuzarra, Loewe, Kenzo, Brandon Sun, Versace (x2).
La sahariana si reinventa: tessuti e colori innovativi, da
abbinare a sandali “rampicanti”, shorts o gonne dalle forme tutt’altro che
classiche. Il must è indossarla a pelle. Niente più giungla né deserto, è il
momento di conquistare la città.
Balmain, Marc Jacobs, Marni, Moschino, Moschino, Louis Vuitton, Michael Kors, Balmain, Mary Katrantzou, Peter Pilotto.
Non solo righe. Il black&white ha deciso di rifarsi alla
Op Art, un movimento nato negli anni ’60: le illusioni ottiche delle fantasie,
giocate attraverso accostamenti di figure astratte e a volte anche di colori,
inducono un forte stato di instabilità percettiva ma non stravolgono la forma femminile. Anzi, l’aiutano a mascherare difetti e a distogliere l’attenzione da eventuali
punti critici.
sì, ma Dio che orrore tutte quelle modelle anoressiche. ribellati, boicotta le pubblicità che ne fanno uso!
RispondiEliminaCiao, ti ho lasciato un commento in un post piuttosto datato... nel caso non ti arrivasse la notifica, è qui: http://virna-ogniricciouncapriccio.blogspot.it/2012/03/mademoiselle-riviere-jean-auguste.html
RispondiEliminaCiao, grazie mille, sia per questo che per l'altro commento! :)
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