photocredits: http://www.yoox.com/project/angel_art
Indagare la natura delle creature soprannaturali o divine, comprendere i segreti della materia per poterla plasmare a proprio piacimento, padroneggiare il potere di distruggere e creare.
Sono questi i desideri che hanno accomunato gli uomini per secoli; che hanno imposto gli indirizzi che le varie discipline (dall’Alchimia alla Filosofia) avrebbero seguito; che hanno incoraggiato lunghe ricerche tradotte poi in opere scrittorie di grande complessità (dai Bestiari medioevali ai Dizionari dell’epoca del Lumi); che hanno ispirato generazioni di artisti (dai grandi scultori dell’Antica Grecia a Frank Lewis, tatuatore di Montreal).
Forse anche dietro il corpo aggraziato e
delicato di un angelo, sezionato con precisione scientifica, si celano questi
stessi desideri. Forse è proprio in essi che si nasconde il fascino ancestrale
di Anatomy of an Angel, scultura di Damien Hirts che
tanto mi colpisce.
Hirst, capofila della scena artistica
britannica negli anni ’90, autore anticonformista e spesso al centro di
numerose polemiche animaliste, ha fatto della morte (e del rapporto vita-morte)
il tema principale delle sue opere, creandole dal nulla o rielaborando progetti
che lo avevano ispirato.
Ed è proprio in questa seconda categoria
che si può inscrivere Anatomy of an Angel,
tuttotondo in marmo di Carrara, nato sulla base della Baigneuse (lett. “la bagnante”) e dell’Hirondelle Blessée (lett. “la rondine ferita”), sculture di Alfred
Boucher che mostrano la stessa figura femminile elegantemente seduta su di una
roccia, la quale, nel primo caso, si mostra intenta a immergersi nell’acqua per
poter fare un bagno, mentre, nel secondo, si presenta alata e preoccupata per
le sue ferite.
Baigneuse - Alfred Boucher
Musée de Nogent-sur-Seine
Questa donna alata, dotata di una bellezza eterna e senza epoca, è stata interpretata da Hirst come il perfetto prototipo dell’Angelo. Una flebile traccia di quello che fu il suo delicato profilo è tutto ciò che resta del viso dolce e puro della donna, ora sfregiato fino alle ossa (o forse, “decorato” da esse). Dal corpo, frammentato e scarnificato in sezioni trasversali per mano dell’Uomo curioso, emergono dettagli anatomici estremamente umani, rivelando così la sua più vera e profonda natura.
Anatomy
of change
Riproduzioni in miniatura, realizzate nei
colori grafici del bianco e del nero, di questa straordinaria opera dominano ora
la sezione dedicata all’Arte appena inaugurata da Yoox.com (celebre e-commerce
d’abbigliamento), provocandomi i brividi ogni volta che il mio occhio si posa
su di esse e scorre lungo le linee tracciate dalle giunture delle ossa, dai
muscoli (esposti o appena delineati che siano) e dalle ali.
Un vero capolavoro per Hirst.
Una strategia decisamente vincente per Yoox.
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