3.07.2013

I mille volti di Natalia Vodianova (by Steven Meisel)

Natalia Vodianova interpreta Dovima sulle pagine di Vogue US (May 2009).

Natalia Vodianova, classe ‘82, è una delle modelle più richieste e pagate degli ultimi 15 anni, forse addirittura la migliore, musa e testimonial di molti dei più celebri designer al mondo – tra cui Valentino Garavani, Stella McCartney, Marc Jacobs, Frida Giannini e Francisco Costa. Il suo viso ha lineamenti decisi e dolci al tempo stesso, inconfondibili ma versatili e camaleontici – come dimostrano perfettamente queste foto, scattate dal genio dell’obiettivo Steven Meisel.
Su sfondi quasi del tutto neutri si stagliano la capacità di interpretare e reinterpretare di Natalia, il suo talento nell’assumere pose canoniche e quello di inventarne di nuove, ancora più dinamiche e artistiche delle precedenti, la giocosità e la freddezza di un volto che potrebbe regalarle qualunque identità lei voglia, la sua bellezza innegabile, discreta ed elegante.
Gli abiti dal sapore vintage eppure assolutamente attuali, i vari make-up più o meno marcati, le acconciature che sembrano quasi causali e l’atteggiamento sempre diverso per ciascuna foto racchiudono, invece, una profonda conoscenza delle figure che hanno contribuito a scrivere la storia della Moda e del Costume guardando negli “occhi” la fotocamera, stimolando la creatività di designer talentuosi e fotografi all’avanguardia tra gli anni ’50 e i ’70.


Natalia Vodianova nei panni di Jean Patchett.
Natalia Vodianova nel ruolo di Jean Shrimpton.
Natalia Vodianova posa come Lauren Hutton.
Marisa Berenson.
Suzy Parker.
Twiggy Lawson.
Penelope Tree.
Un'interpretazione magistrale di Veruschka.


Un tributo sentito, appassionato e doveroso alle donne che hanno regalato alcuni degli scatti più memorabili nella storia della fotografia.

DOVIMA THE GREAT
Foto di Richard Avedon, 1955.

Dorothy Virginia Margaret Juba (New York, 11 Dicembre 1927 – Falls Church, 3 Maggio 1990), in seguito diventata famosa con lo pseudonimo di Dovima , è stata una modella statunitense. Ebbe modo di lavorare con i più celebri fotografi della sua epoca (Richard Rutledge, Irving Penn, Henry Clarke e molti altri) dopo essere stata notata da un editore di Vogue. Successivamente, le fotografie che Richard Avedon le scattò in abito da sera davanti ad alcuni elefanti al Cirque d’Hiver di Parigi fecero il giro del mondo, consacrandola ad un enorme successo. Precorse i tempi e venne considerata non solo la modella più pagata dell’epoca, ma anche la prima “supermodella”. Morì per un epatocarcinoma il 3 maggio 1990. Dopo la sua morte, Richard Avedon disse: “She was the last of the great elegant, aristicratic beauties. The most remarkable and unconventional beauty of her time”.

JEAN PATCHETT
Foto di Erwin Blumenfeld, 1950.

Jean Patchett (Preston, 16 Febbraio 1926 – La Quinta, 22 Gennaio 2002) fu una nota modella americana che, negli anni ’50, apparve sulle copertine di oltre 40 riviste. Le immagini che la resero una vera e propria dea della fotografia furono scattate da Irving Penn e da Erwin Blumenfeld. Quest’ultimo immortalò solo alcuni dettagli del suo viso (l’occhio sinistro, esaltato da una sottile linea di matita nera, le labbra, perfettamente tinte di un rosso corposo, e il neo). La sua carriera si concluse nel 1963.


Jean Patchett (a sinistra) e Dovima (a destra), 1953.

JEAN SHRIMPTON
Foto di David Bailey, 1961.

Jean Rosemary Shrimpton (nata il 7 Novembre 1942) è una modella e attrice inglese. Iniziò la sua carriera a 17 anni, conquistandosi da subito importanti copertine come quelle di Vogue, Harper’s Bazaar e Vanity Fair. Fin da subito venne identificata come modello degli anni ’60 (“the Face of the Sixties”), divenne estremamente popolare, tanto da essere considerata una delle prima supermodelle di quegli anni (“the It Girl”) e contribuì a diffondere la rivoluzione rappresentata dalla minigonna (1965), causando non poco scalpore al Victoria Derby di Melbourne. Grande importanza per la sua carriera la ebbe David Bailey, che per lei non fu soltanto fotografo, ma anche scopritore e amante. La Shrimpton sposò poi nel 1979 il fotografo Michael Cox, dal quale ebbe un figlio.


LAUREN HUTTON
Foto di Richard Avedon.

Lauren Hutton è nata il 17 Novembre 1943. Nel 1960 – quando il suo cognome era ancora Hall – Lauren si trasferì a New York, dove lavorò per il Playboy Club. Successivamente frequentò la Tulane University di New Orleans, laureandosi nel 1964. Quando poi tornò a New York cambiò il suo cognome in Hutton (riprendendo quello del primo marito della madre), divenne una fashion model e ragazza copertina per molte delle più importanti riviste del settore. Nel corso della sua carriera di modella, le fu chiesto di correggere il piccolo difetto del suo sorriso (ovvero un leggero diastema tra gli incisivi) ma Lauren Hutton, convinta che quel dettaglio le desse carattere e unicità, decise di non farlo. La Hutton fu considerata “the fresh American face of fashion” e la sua carriera di modella continuò anche oltre i 40 anni d’età, affiancandosi a quella di attrice (al suo attivo, Lauren ha infatti una vasta filmografia).

MARISA BERENSON
Foto di Bern Stern, 60s.

Marisa Berenson è nata il 15 Febbraio 1947 a New York City. Suo padre era il diplomatico americano  Robert Valvrojenski (poi Berenson), ebreo lituano d’origine, mentre la madre era la contessa Maria Luisa Yvonne Radha de Wendt de Kerlor, meglio conosciuta come Gogo Schiaparelli (figlia della celebre stilista italiana Elsa Schiaparelli). Marisa è anche la pronipote di Giovanni Schiaparelli, un astronomo italiano convinto di aver scoperto i cosiddetti “canali di Marte”. Per quanto riguarda la sua carriera di modella, iniziata nei primi anni ’60, la stessa Marisa ha dichiarato al New York Times: “I once was one of the highest paid models in the world”. Apparve spesso sulle copertine di Vogue e Time, venne soprannominata “the Queen of the Scene” per le sue frequenti partecipazioni ai party e “the girl of the Seventies” da Yves Saint Laurent. Prese parte inoltre al cast di diversi film, tra cui Morte a Venezia di Luchino Visconti e Cabaret di Bob Fosse e con Liza Minnelli.

PENELOPE TREE
Foto di David Bailey, 60s.

Nata il 2 Dicembre 1949, Penelope Tree è stata una celebre modella inglese durante il periodo della Swinging London. La famiglia si oppose alla sua carriera di modella, tanto da minacciare di denuncia Diane Arbus, che per prima fotografò Penelope quando quest’ultima aveva appena 13 anni.
Quando però Penelope Tree partecipò nel 1966 al Black and White Ball di Truman Capote, venne lanciata come icona pop grazie all’abito che indossava: un modello a tunica con scollo a “V” e profondi spacchi che arrivavano fin sotto il seno. Quelli di Cecil Beaton e Richard Avedon sono solo alcuni dei grandi fotografi che desiderarono lavorare con la Tree, facendo di lei una supermodella. David Bailey la descrisse poi come una versione egiziana del Grillo Parlante. Fu spesso associata ai Beatles e quando fu chiesto a John Lennon di indicare tre parole che la rappresentassero, lui rispose: “Hot, hot, hot, smart, smart, smart!”.
La sua carriera purtroppo ebbe termine nei primi anni '70 a causa delle cicatrici che l'acne le lasciò in viso e dell'arresto per possesso di cocaina del 1972.

SUZY PARKER
Foto di Georges Dambier, 1953.

Suzy Parker (28 Ottobre 1932 – 3 Maggio 2003) fu una modella e attrice americana attiva dal 1947 fino agli anni ’60. Il suo vero nome era Cecilia Ann Renee Parker ma al padre, George, non piaceva, perciò decise di cambiarlo in Susie, fino a che un fotografo di Vogue Paris non lo modificò definitivamente in Suzy. La sua carriera di modella – iniziata a 15 anni, quando una sua foto apparve sulla prestigiosa rivista Life – raggiunse l’apice intorno agli anni ’50, fu la prima a guadagnare 100.000 dollari all’anno, l’unica a cui i Beatles dedicarono il titolo di una canzone (benché una canzone unreleased), campeggiò sulle copertine di oltre 70 importanti riveste mondiali e divenne il volto più rappresentativo del brand di Coco Chanel. Grazie alla sorella Dorian Leigh, la Parker ebbe modo di conoscere e stringere amicizia con alcuni dei più celebri fotografi dell’epoca, tra cui Irving Penn, Horst P. Horst, John Rawlings e un giovane Richard Avedon, del quale divenne anche musa. Non a caso, all’età di 61 anni, Suzy dichiarò: The only joy I ever got out of modeling was working with Dick Avedon”.


TWIGGY
Foto di Bert Stern, 1967.

Lesley Hornby (19 Settembre 1949) è stata una modella, attrice e cantante inglese, figura di spicco nella Swinging London insieme a Penelope Tree e Veruschka. Cambiò il suo cognome in Lawson, ma non fu questo il nome con cui raggiunse il successo. Il soprannome “Twiggy” le fu suggerito dalla sua costituzione estremamente minuta e dal nomisnolo che aveva durante l’infanzia (“Twigs”). La sua corporatura, unita a un’altezza di soli 167cm, al taglio di capelli corto e sbarazzino, ai grandi occhi con lunghe ciglia finte (lei stessa ha detto: “Back then I was layering three pairs of false eyelashes over my own and would paint extra 'twigs' on my skin underneath”) e al suo look androgino, andò a ridefinire completamente il concetto di modella. Twiggy si ispirò a Jean Shrimpton, della quale fu considerata anche erede. Nel corso della sua carriera, Lesley Hornby fu nominata “the Face of 1966”, lanciò una sua linea di abbigliamento, ottenne le copertine di molte delle più importanti riviste del settore (tra cui Vogue e The Tatler), lavorò con celebri fotografi, divenne personaggio e vero e proprio fenomeno mediatico. Dopo la fine della sua carriera da modella, Twiggy ha avuto modo di lavorare anche come attrice, sia su un palco che sul grande schermo. Inoltre, dal 2005 al 2007, ha ricoperto il ruolo di giudice nel famoso reality America’s Next Top Model, condotto da Tyra Banks.


VERUSCHKA
Foto di Richard Avedon, 1967.

Veruschka von Lehndorff, all’anagrafe Vera Gottliebe Anna Gräfin von Lehndorff-Steinort, è nata il 14 Marzo 1939 nell’attuale Kaliningrad (Russia) ed è stata una popolare modella, attrice, cantante e artista durante gli anni ’60. Quando aveva solo 5 anni, suo padre venne incarcerato e giustiziato per aver preso parte ad un complotto contro Hitler. Alla fine della guerra, la sua famiglia si ritrovò senza casa e Vera fu costretta a frequentare 13 scuole diverse. All’età di 20 anni fu scoperta dal fotografo Ugo Mulas e iniziò la carriera di modella. Si trasferì a Parigi e New York per lavoro, ma non ottenne il successo sperato e si ritrasferì a Monaco. Partecipò al film Blow-Up di Michelangelo Antonioni, lavorò con Salvador Dalì e con il fotografo Peter Beard, che la portò in Kenya. Nel suo momento di massima popolarità riuscì a guadagnare anche dieci mila dollari al giorno, ma la sua carriera ebbe termine nel 1975 a seguito di una divergenza di opinioni tra lei e Grace Mirabella, editor-in-chief di Vogue. Veruschka ha dichiarato a riguardo: “She wanted me to be bourgeois, and I didn't want to be that. I didn't model for a long time after that”.


2 commenti:

  1. Che bello questo post, e che belle le foto di Natalia Vodianova. Lei è una delle mie modelle preferite e davvero una donna bellissima e raffinata.

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