Natalia Vodianova interpreta Dovima sulle pagine di Vogue US (May 2009). |
Natalia Vodianova, classe ‘82,
è una delle modelle più richieste e pagate degli ultimi 15 anni, forse
addirittura la migliore, musa e testimonial di molti dei più celebri designer
al mondo – tra cui Valentino Garavani, Stella McCartney, Marc Jacobs, Frida
Giannini e Francisco Costa. Il suo viso ha lineamenti decisi e dolci al tempo
stesso, inconfondibili ma versatili e camaleontici – come dimostrano
perfettamente queste foto, scattate dal genio dell’obiettivo Steven Meisel.
Su sfondi quasi del tutto
neutri si stagliano la capacità di interpretare e reinterpretare di Natalia, il
suo talento nell’assumere pose canoniche e quello di inventarne di nuove,
ancora più dinamiche e artistiche delle precedenti, la giocosità e la freddezza
di un volto che potrebbe regalarle qualunque identità lei voglia, la sua
bellezza innegabile, discreta ed elegante.
Gli abiti dal sapore
vintage eppure assolutamente attuali, i vari make-up più o meno marcati, le
acconciature che sembrano quasi causali e l’atteggiamento sempre diverso per
ciascuna foto racchiudono, invece, una profonda conoscenza delle figure che
hanno contribuito a scrivere la storia della Moda e del Costume guardando negli
“occhi” la fotocamera, stimolando la creatività di designer talentuosi e
fotografi all’avanguardia tra gli anni ’50 e i ’70.
Natalia Vodianova nei panni di Jean Patchett. |
Natalia Vodianova nel ruolo di Jean Shrimpton. |
Natalia Vodianova posa come Lauren Hutton. |
Marisa Berenson. |
Suzy Parker. |
Twiggy Lawson. |
Penelope Tree. |
Un'interpretazione magistrale di Veruschka. |
Un tributo sentito, appassionato e doveroso alle donne che hanno regalato alcuni degli scatti più memorabili nella storia della fotografia.
DOVIMA THE GREAT
Foto di Richard Avedon, 1955. |
Dorothy Virginia Margaret
Juba (New York, 11 Dicembre 1927 – Falls Church, 3
Maggio 1990), in seguito diventata famosa con lo pseudonimo di Dovima ,
è stata una modella statunitense. Ebbe modo di lavorare con i più celebri
fotografi della sua epoca (Richard Rutledge, Irving Penn, Henry Clarke e molti
altri) dopo essere stata notata da un editore di Vogue. Successivamente, le
fotografie che Richard Avedon le scattò in abito da sera davanti ad alcuni
elefanti al Cirque d’Hiver di Parigi fecero il giro del mondo, consacrandola ad
un enorme successo. Precorse i tempi e venne considerata non solo la modella
più pagata dell’epoca, ma anche la prima “supermodella”. Morì per
un epatocarcinoma il 3 maggio 1990. Dopo la sua morte,
Richard Avedon disse: “She was the last of the great elegant, aristicratic
beauties. The most remarkable and unconventional beauty of her time”.
JEAN PATCHETT
Foto di Erwin Blumenfeld, 1950. |
Jean
Patchett (Preston, 16 Febbraio 1926 – La Quinta, 22 Gennaio 2002) fu una nota
modella americana che, negli anni ’50, apparve sulle copertine di oltre 40
riviste. Le immagini che la resero una vera e propria dea della fotografia
furono scattate da Irving Penn e da Erwin Blumenfeld. Quest’ultimo immortalò
solo alcuni dettagli del suo viso (l’occhio sinistro, esaltato da una sottile
linea di matita nera, le labbra, perfettamente tinte di un rosso corposo, e il
neo). La sua carriera si concluse nel 1963.
Jean Patchett (a sinistra) e Dovima (a destra), 1953. |
JEAN SHRIMPTON
Foto di David Bailey, 1961. |
Jean
Rosemary Shrimpton (nata il 7 Novembre 1942) è una modella e attrice inglese.
Iniziò la sua carriera a 17 anni, conquistandosi da subito importanti copertine
come quelle di Vogue, Harper’s Bazaar e Vanity Fair. Fin da subito venne
identificata come modello degli anni ’60 (“the Face of the Sixties”), divenne
estremamente popolare, tanto da essere considerata una delle prima supermodelle
di quegli anni (“the It Girl”) e contribuì a diffondere la rivoluzione
rappresentata dalla minigonna (1965), causando non poco scalpore al Victoria
Derby di Melbourne. Grande importanza per la sua carriera la ebbe David Bailey,
che per lei non fu soltanto fotografo, ma anche scopritore e amante. La
Shrimpton sposò poi nel 1979 il fotografo Michael Cox, dal quale ebbe un
figlio.
LAUREN HUTTON
Foto di Richard Avedon. |
Lauren Hutton è nata il 17 Novembre 1943. Nel 1960 –
quando il suo cognome era ancora Hall – Lauren si trasferì a New York, dove
lavorò per il Playboy Club. Successivamente frequentò la Tulane University di
New Orleans, laureandosi nel 1964. Quando poi tornò a New York cambiò il suo
cognome in Hutton (riprendendo quello del primo marito della madre), divenne
una fashion model e ragazza copertina per molte delle più importanti riviste del
settore. Nel corso della sua carriera di modella, le fu chiesto di correggere
il piccolo difetto del suo sorriso (ovvero un leggero diastema tra gli
incisivi) ma Lauren Hutton, convinta che quel dettaglio le desse carattere e
unicità, decise di non farlo. La Hutton fu considerata “the fresh American face
of fashion” e la sua carriera di modella continuò anche oltre i 40 anni d’età,
affiancandosi a quella di attrice (al suo attivo, Lauren ha infatti una vasta
filmografia).
MARISA BERENSON
Foto di Bern Stern, 60s. |
Marisa Berenson è nata il 15 Febbraio 1947 a New York
City. Suo padre era il diplomatico americano
Robert Valvrojenski (poi Berenson), ebreo lituano d’origine, mentre la
madre era la contessa Maria Luisa Yvonne Radha de Wendt de Kerlor, meglio
conosciuta come Gogo Schiaparelli (figlia della celebre stilista italiana Elsa
Schiaparelli). Marisa è anche la pronipote di Giovanni Schiaparelli, un
astronomo italiano convinto di aver scoperto i cosiddetti “canali di Marte”. Per
quanto riguarda la sua carriera di modella, iniziata nei primi anni ’60, la
stessa Marisa ha dichiarato al New York Times: “I once was one of the highest
paid models in the world”. Apparve spesso sulle copertine di Vogue e Time,
venne soprannominata “the Queen of the Scene” per le sue frequenti partecipazioni
ai party e “the girl of the Seventies” da Yves Saint Laurent. Prese parte
inoltre al cast di diversi film, tra cui Morte a Venezia di Luchino Visconti e Cabaret
di Bob Fosse e con Liza Minnelli.
PENELOPE TREE
Foto di David Bailey, 60s. |
Nata il 2 Dicembre 1949,
Penelope Tree è stata una celebre modella inglese durante il periodo della
Swinging London. La famiglia si oppose alla sua carriera di modella, tanto da
minacciare di denuncia Diane Arbus, che per prima fotografò Penelope quando
quest’ultima aveva appena 13 anni.
Quando però Penelope Tree partecipò nel 1966 al Black and White Ball di Truman Capote, venne lanciata come icona pop grazie all’abito che
indossava: un modello a tunica con scollo a “V” e profondi spacchi che
arrivavano fin sotto il seno. Quelli di Cecil Beaton e Richard Avedon sono solo
alcuni dei grandi fotografi che desiderarono lavorare con la Tree, facendo di
lei una supermodella. David Bailey la descrisse poi come una versione egiziana
del Grillo Parlante. Fu spesso associata ai Beatles e quando fu chiesto a John
Lennon di indicare tre parole che la rappresentassero, lui rispose: “Hot, hot,
hot, smart, smart, smart!”.
La sua carriera purtroppo ebbe termine nei primi anni '70 a causa delle cicatrici che l'acne le lasciò in viso e dell'arresto per possesso di cocaina del 1972.
SUZY PARKER
Foto di Georges Dambier, 1953. |
Suzy Parker (28 Ottobre
1932 – 3 Maggio 2003) fu una modella e attrice americana attiva dal 1947 fino
agli anni ’60. Il suo vero nome era Cecilia Ann Renee Parker ma al padre,
George, non piaceva, perciò decise di cambiarlo in Susie, fino a che un
fotografo di Vogue Paris non lo modificò definitivamente in Suzy. La sua
carriera di modella – iniziata a 15 anni, quando una sua foto apparve sulla
prestigiosa rivista Life – raggiunse l’apice intorno agli anni ’50, fu la prima
a guadagnare 100.000 dollari all’anno, l’unica a cui i Beatles dedicarono il
titolo di una canzone (benché una canzone unreleased), campeggiò sulle
copertine di oltre 70 importanti riveste mondiali e divenne il volto più
rappresentativo del brand di Coco Chanel. Grazie alla sorella Dorian Leigh, la
Parker ebbe modo di conoscere e stringere amicizia con alcuni dei più celebri
fotografi dell’epoca, tra cui Irving Penn, Horst P. Horst, John Rawlings e un
giovane Richard Avedon, del quale divenne anche musa. Non a caso, all’età di 61
anni, Suzy dichiarò: “The only joy I ever got out of modeling was
working with Dick Avedon”.
TWIGGY
Foto di Bert Stern, 1967. |
Lesley Hornby (19
Settembre 1949) è stata una modella, attrice e cantante inglese, figura di
spicco nella Swinging London insieme a Penelope Tree e Veruschka. Cambiò il suo
cognome in Lawson, ma non fu questo il nome con cui raggiunse il successo. Il
soprannome “Twiggy” le fu suggerito dalla sua costituzione estremamente minuta
e dal nomisnolo che aveva durante l’infanzia (“Twigs”). La sua corporatura, unita
a un’altezza di soli 167cm, al taglio di capelli corto e sbarazzino, ai grandi
occhi con lunghe ciglia finte (lei stessa ha detto: “Back then I was
layering three pairs of false eyelashes over my own and would paint extra
'twigs' on my skin underneath”) e al suo look
androgino, andò a ridefinire completamente il concetto di modella. Twiggy si
ispirò a Jean Shrimpton, della quale fu considerata anche erede. Nel corso
della sua carriera, Lesley Hornby fu nominata “the Face of 1966”, lanciò una
sua linea di abbigliamento, ottenne le copertine di molte delle più importanti
riviste del settore (tra cui Vogue e The Tatler), lavorò con celebri fotografi,
divenne personaggio e vero e proprio fenomeno mediatico. Dopo la fine della sua
carriera da modella, Twiggy ha avuto modo di lavorare anche come attrice, sia
su un palco che sul grande schermo. Inoltre, dal 2005 al 2007, ha ricoperto il
ruolo di giudice nel famoso reality America’s Next Top Model, condotto da Tyra
Banks.
VERUSCHKA
Foto di Richard Avedon, 1967. |
Veruschka von Lehndorff, all’anagrafe Vera Gottliebe Anna Gräfin von Lehndorff-Steinort, è
nata il 14 Marzo 1939 nell’attuale Kaliningrad (Russia) ed è stata una popolare
modella, attrice, cantante e artista durante gli anni ’60. Quando aveva solo 5
anni, suo padre venne incarcerato e giustiziato per aver preso parte ad un complotto
contro Hitler. Alla fine della guerra, la sua famiglia si ritrovò senza casa e
Vera fu costretta a frequentare 13 scuole diverse. All’età di 20 anni fu
scoperta dal fotografo Ugo Mulas e iniziò la carriera di modella. Si trasferì a
Parigi e New York per lavoro, ma non ottenne il successo sperato e si ritrasferì
a Monaco. Partecipò al film Blow-Up di Michelangelo Antonioni, lavorò con
Salvador Dalì e con il fotografo Peter Beard, che la portò in Kenya. Nel suo momento
di massima popolarità riuscì a guadagnare anche dieci mila dollari al giorno,
ma la sua carriera ebbe termine nel 1975 a seguito di una divergenza di
opinioni tra lei e Grace Mirabella, editor-in-chief di Vogue. Veruschka ha
dichiarato a riguardo: “She wanted me to be bourgeois, and I didn't want to be
that. I didn't model for a long time after that”.
Che bello questo post, e che belle le foto di Natalia Vodianova. Lei è una delle mie modelle preferite e davvero una donna bellissima e raffinata.
RispondiEliminaGrazie mille Noemi, sei sempre gentilissima! :D
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