4.17.2012

Il "Pizzo Cotto"


Benché avessi fin da subito individuato nel riscoprire e nel dare risalto alla dimensione artigianale della moda parte degli obiettivi di questo blog, l’incontro con il “Pizzo Cotto è stato del tutto casuale.
Qualche click qua e là, un “like” ad un gruppo facebook e la foto di un paio di orecchini splendidi si è palesata sul mio schermo: realizzati in antico pizzo di seta proveniente dal colletto di un abito nuziale, decorazioni di perle di plexiglass, al centro, e cristalli verdi purissimi a goccia, in basso. La superficie del pizzo, dopo essere stata trattata con materiali organici e cotta, era stata dipinta e poi arricchita con foglia d’oro stesa a secco. Davvero meravigliosi (e soprattutto unici).
Li ho ordinati senza pensarci due volte.
La ragazza che li aveva creati, Serena Bifolchi, è stata davvero gentile nel fornirmi ogni tipo d’informazione riguardo i suoi prodotti e nel coccolarmi durante tutto il processo d’acquisto (eh sì, anche questo aiuta a fare di una nuova cliente, una cliente davvero soddisfatta e fedele).
È stato allora che ho avuto l’idea di dedicare un post alla sua attività artigianale (idea che ha trovato conferma anche nella rapidità di spedizione degli orecchini e nella pregevole fattura degli stessi).
Serena è la prima di cinque figli in una famiglia che ha da sempre coltivato l'amore per l'arte e l'antiquariato, un’appassionata di canto lirico e laureata in Scienze dei beni storico-artistici presso l’Università di Siena. Ma lascerò che sia lei stessa a parlare del suo lavoro attraverso le risposte a quattro brevi domande.


Come descriveresti il tuo rapporto con la moda?

Nel mio caso più che di rapporto, preferisco parlare di armonia. La moda infatti non è soltanto il contesto hic et nunc di vestiti, scarpe, borse e accessori, è molto di più: è sentirsi bene con se stessi, è sapere che i colori che indossi, il modo in cui cammini, i capelli, il sorriso sono espressioni di una realtà individuale esternata in modo del tutto personale tramite alcuni elementi chiave adatti ad ognuno di noi. Per sentirsi alla moda non serve seguire l’ultima tendenza, basta trovare la propria dimensione e valorizzarsi.

E' nato prima l'uovo (cioè la passione per l'Arte) o la gallina (quella per gli orecchini)?

La “gallina”, almeno in questo caso, è sicuramente nata dopo: è frutto, prima ancora che dell’ “uovo”, del contesto familiare che mi ha formato come persona e come “piccola artista” e che costituisce un bagaglio imprescindibile, un punto di partenza per ogni attività ed esperienza che intraprendo, sia fisica che mentale.


Come e quanto hanno influito i tuoi studi sulle tecniche di realizzazione che utilizzi e sul tuo gusto estetico?

I miei studi sono stati importanti, ma non fondamentali, per la creazione dei miei orecchini. Certamente da essi ho captato informazioni, rielaborandole in modi che non compaiono in nessun manuale, ho infatti creato una mia particolare ed esclusiva tecnica di restauro del pizzo basata sull’utilizzo di materiali organici e ovviamente su un processo di cottura (n.d.r. lo stesso da cui prende il nome la sua originalissima linea di bijoux). Tuttavia l’elemento fondamentale è stato l’apporto della fantasia unita all’esperienza quotidiana e ad un’indole estremamente curiosa.


La tua fonte di ispirazione?

La vita è la mia fonte di ispirazione! La natura, i volti della gente che incontro per strada, i colori del semaforo, la frutta e la verdura... Venire al mondo è un dono prezioso che mi è stato offerto e che voglio sfruttare al massimo delle mie possibilità.



Foto di Lucia Locchi

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