10.24.2012

Gli scatti di Andrew Yee e i versi di Giovan Battista Marino: il Barocco oggi


Il Barocco, fenomeno culturale non solo italiano ma anche internazionale del XVII sec., rappresentò la più spiccata tendenza all’enfatizzazione dell’aspetto formale dell’Arte, alla ricerca di soluzioni ricche ed estreme, all’indifferenza totale verso i contenuti. Proprio per questo, ciò che riluceva maggiormente nelle opere barocche era la capacità stilistica e la raffinatezza intellettuale dell’autore, che, dal nulla, riusciva a creare opere di grande pregio estetico.
La stessa (combattuta) etimologia del nome ne mette in luce aspetti caratteristici: secondo alcuni, infatti, deriverebbe dal portoghese “barroco” o dal corrispettivo spagnolo “barrueco”, termini che indicano una perla di fattezza irregolare, imperfetta, non sferica. Secondo altri, invece, dal francese “baroque” (ovvero “ineguale, irregolare”). Per altri ancora, dal latino “bis-roca” (pietra storta) o “verruca” (bitorzolo). Infine, alcuni credono che l’origine di questo nome sia da ritrovare nel linguaggio della cultura filosofico-scolastica, dove indica un ragionamento vuoto e tortuoso, logico solo in apparenza.
Quale che sia la sua etimologia, però, il termine Barocco è sempre stato permeato da un alone di negatività: il Settecento lo percepiva come l’emblema del vuoto contenutistico, l’Ottocento vi scorgeva invece una profonda inquietudine e una fin troppo grande capacità di indagare l’animo umano.
Rispetto al Manierismo, che aveva anticipato alcuni motivi e tratti stilistici propri del Barocco, quest’ultimo se ne distaccava per il carattere estroso, spettacolare, volto alla ricerca del meraviglioso e tutt’altro che elitario. Era infatti una commistione di tragicomico ed eroicomico, di wit (ovvero l’inventività negli accostamenti concettuali e l’abilità nel trovare soluzioni formali originali, inaspettate) e acutezza (la capacità interpretativa).
La metafora (di cui Marino fu un vero campione) e la metamorfosi erano i tratti distintivi di molte opere poetiche, a carattere mitologico e artistiche (come dimostra la scultura del Bernini). E anche le modelle Nina Porter, Laura O’Grady, Louisa Facchino-Stack, Mary Ballantyne, Edda Oscars, Kiera, Elenor Hayes e Sam Rollinson hanno fatto propria quest’ultima tecnica di trasformazione, rendendosi splendide statue di marmo davanti all’obiettivo di Andrew Yee per How to spend it Magazine. 




L’ambientazione richiama le atmosfere melanconiche di Caravaggio; gli abiti, con lo styling di Damian Foxe, rendo il tutto più opulento; i dettagli pittorici che appena si intravedono donano un tocco surreale. L’oro, infine, è un comune denominatore in quanto compare sia nello splendido editoriale che ho deciso di postare, sia nella poesia che gli ho affiancato (l’allitterazione del gruppo “or” ricorre infatti per tutto il componimento); sia nell’arte figurativa, sia nell’abbigliamento che dal Barocco ha tratto il nome e gli stilemi principali.


Onde dorate di Giovan Battista Marino
Onde dorate, e l'onde eran capelli,
navicela d'avorio un dì fendea;
una man pur d'avorio la reggea
per questi errori preziosi e quelli;



E mentre i flutti tremolanti e belli
con drittissimo solco dividea,
l'or de le rotte fila Amor cogliea,
per formarne catene à suoi rubelli.

Per l'aureo mar, che rincrespando apria
il procelloso suo biondo tesoro,
agitato il mio core a morte gìa.

Ricco naufragio, in cui sommerso ì moro,
poich'almen fur ne la tempesta mia
di diamante lo scoglio e 'l golfo d'oro.



In questo sonetto, Marino riprende e rielabora una celeberrima e ormai sfibrata metafora petrarchesca, quella appunto delle onde dorate, per trasformarla in un potente strumento analogico attraverso il collegamento tra le segrete somiglianze che accomunano oggetti apparentemente distantissimi.
Mentre i capelli della donna si trasformano in elementi di un vivo paesaggio marino, il paesaggio marino a sua volta acquisisce i caratteri della preziosa bellezza femminile e può evocare, attraverso ulteriori metafore, la presenza di Amore.


Se voleste vedere un altro meraviglioso editoriale dedicato allo stile Barocco (trend di questo Autunno/Inverno), non dovrete far altro che cliccare qui.

2 commenti:

  1. Questo editoriale è bellissimo, non sembrano neanche foto ma dipinti. Per quanto riguarda il Barocco, mi è sempre piaciuto, l'ho anche portato come argomento d'esame una volta. Io sposo la tesi etimologica della perla imperfetta!

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    1. Vero, anche secondo me questo foto sono fantastiche, alcune tra le migliori che abbia mai visto in servizi di questo genere.
      E, tra le varie opzioni etimologiche, anche io preferisco quella della "perla imperfetta": è molto più poetica!
      Grazie per il commento :)

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